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Residenza assistita protetta per anziani

Il complesso residenziale

La Residenza di Malnate (Varese) è una residenza assistita per anziani autosufficienti, senza limiti di età, di differenti culture e sensibilità religiose. Inaugurata nel 1971, la struttura è situata all’interno di un parco di 12.000 mq. con alberi secolari, pergolati e panchine oltre ad ampi viali per camminare senza intralci.

Tutto, dal grande cortile centrale ai viali del parco, dagli spazi comuni del piano terra alla struttura delle stanze, è progettato per accogliere e favorire la qualità di vita: la privacy e la possibilità di personalizzare lo spazio nelle stanze, la sicurezza e la comodità negli spazi comuni.

Il “rigore svizzero” è il criterio ispiratore delle nostre attività e della conformazione della casa: tutto è pensato con la priorità della protezione degli Ospiti e del Personale, secondo le normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

La Casa ha una superficie totale di 2.500 mq suddivisi in tre piani con ascensori:
Piano terra: con ingressi facilitati, è situata la sala d’ingresso, gli uffici, il salone e il ristorante e la cucina.
È presente anche un piccolo giardino interno di ispirazione zen, oltre ad alcune camere singole con bagno privato.

Primo piano: ospita altre camere singole con bagno privato e miniappartamenti da uno o due posti letto con salottino e tutte con vista sul parco. A questo piano si trova anche l’infermeria.

Secondo piano: ospita altre camere singole con bagno privato e vista sul parco.

Ogni piano ha un soggiorno comune a disposizione degli ospiti e spazi destinati alla lettura, alla musica, ai laboratori artigianali.
Piano -1: vi sono i locali di servizio quali spazio di servizio alla cucina, cambusa, lavanderia, stireria, archivio
e magazzino.

La Residenza di Malnate (Varese) è una residenza assistita per anziani autosufficienti, senza limiti di età, di differenti culture e sensibilità religiose. Inaugurata nel 1971, la struttura è situata all’interno di un parco di 12.000 mq. con alberi secolari, pergolati e panchine oltre ad ampi viali per camminare
senza intralci.

Tutto, dal grande cortile centrale ai viali del parco, dagli spazi comuni del piano terra alla struttura delle stanze, è progettato per accogliere e favorire la qualità di vita: la privacy e la possibilità di personalizzare lo spazio nelle stanze, la sicurezza e la comodità negli spazi comuni.

Il “rigore svizzero” è il criterio ispiratore delle nostre attività e della conformazione della casa: tutto è pensato con la priorità della protezione degli Ospiti e del Personale, secondo le normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

La Casa ha una superficie totale di 2.500 mq suddivisi in tre piani
con ascensori:
Piano terra: con ingressi facilitati, è situata la sala d’ingresso, gli uffici, il salone e il ristorante e la cucina.
È presente anche un piccolo giardino interno di ispirazione zen, oltre ad alcune camere singole con bagno privato.

Primo piano: ospita altre camere singole con bagno privato e miniappartamenti da uno o due posti letto con salottino e tutte con vista
sul parco. A questo piano si trova anche l’infermeria.
Secondo piano: ospita altre camere singole con bagno privato e vista
sul parco.

Ogni piano ha un soggiorno comune a disposizione degli ospiti e spazi destinati alla lettura, alla musica, ai laboratori artigianali.
Piano -1: vi sono i locali di servizio quali spazio di servizio alla cucina, cambusa, lavanderia, stireria, archivio e magazzino.

  • La-Residenza-Interni_ospitalita-2
  • SLIDE NR 2 SEZIONE CHI SIAMO
  • Sala biliardo
  • Parco

Desideri vedere più foto del complesso? Visita la nostra galleria, potrai avere una panoramica completa dei nostri spazi.

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  • Sala biliardo
  • Parco

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L’ospitalità

A La Residenza l’ospitalità è organizzata secondo il criterio della Casa albergo, in modo da seguire tutti gli Ospiti ma lasciando loro la libertà di gestire autonomamente il proprio tempo, perché il rispetto per le persone passa anche da qui, in ogni momento della vita. La Casa fonda il proprio modo di ospitare sul principio dell’eguaglianza: da noi, ogni persona ha diritto di ricevere l’assistenza e le cure più appropriate, senza discriminazione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche
e condizioni socioeconomiche.
Al centro della nostra azione c’è la persona, la sua individualità, il suo carattere, i suoi interessi.
Viene incoraggia la libera aggregazione degli ospiti in base a attitudini e simpatie personali.
Gli Ospiti hanno diritto di essere rispettati, chiamati con il proprio nome o cognome e a essere interpellati con un pronome e non con il numero della propria stanza o con appellativi degradanti o stereotipati, e di essere difesi da speculazioni o raggiri derivanti dal loro eventuale stato di bisogno.
La Casa ha predisposto nel 1999 e da allora attua, tiene aggiornato e migliora il proprio sistema di gestione qualità in accordo alla normativa volontaria UNI EN ISO 9001: 2000 e sue evoluzioni. Ha ottenuto il riconoscimento e il Certificato di conformità per l’erogazione dei servizi alberghiero, attività ricreative, culturali e occupazionali (Settore: 30), oltre che per l’assistenza tutelare diurna, notturna, infermieristica e medicina di base per persone autosufficienti (Settore 38).

A La Residenza l’ospitalità è organizzata secondo il criterio della Casa albergo, in modo da seguire tutti gli Ospiti ma lasciando loro la libertà di gestire autonomamente il proprio tempo, perché il rispetto per le persone passa anche da qui, in ogni momento della vita. La Casa fonda il proprio modo di ospitare sul principio dell’eguaglianza: da noi, ogni persona ha diritto di ricevere l’assistenza e le cure più appropriate, senza discriminazione di sesso,
razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni socioeconomiche.

Al centro della nostra azione c’è la persona, la sua individualità, il suo carattere, i suoi interessi.
Viene incoraggia la libera aggregazione degli ospiti in base a attitudini e simpatie personali.
Gli Ospiti hanno diritto di essere rispettati, chiamati con il proprio nome o cognome e a essere interpellati con un pronome e non con il numero della propria stanza o con appellativi degradanti o stereotipati, e di essere difesi da speculazioni o raggiri derivanti dal loro eventuale stato di bisogno.
La Casa ha predisposto nel 1999 e da allora attua, tiene aggiornato e migliora il proprio sistema di gestione qualità in accordo alla normativa volontaria UNI EN ISO 9001: 2000 e sue evoluzioni. Ha ottenuto il riconoscimento e il Certificato di conformità per l’erogazione dei servizi alberghiero, attività ricreative, culturali e occupazionali (Settore: 30), oltre che per l’assistenza tutelare diurna, notturna, infermieristica e medicina di base per persone autosufficienti (Settore 38).

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La nostra storia

Iniziò tutto nel 1875 con l’Asilo Evangelico, diventato poco dopo Casa di Cura Evangelica Internazionale grazie alla volontà di alcuni benefattori svizzeri, in una piccola casa vicino Porta Magenta a Milano. E da subito rivelò un carattere moderno ed ecumenico:
«Si ammettono ammalati d’ambo i sessi, d’ogni età e di qualunque religione, sino alla completa occupazione dei letti disponibili», diceva il regolamento già ai primi
del ‘900.

 

I grandi cambiamenti del ‘900

Nel 1942 la Casa di Cura è diventata “Ospedale Evengelico Territoriale” e, per evitare le angherie e i soprusi sia da parte fascista che tedesca, il comitato di gestione decide di mettere la clinica sotto la protezione della Confederazione Elvetica, intestando a quest’ultima anche le azioni. Con la protezione garantita dal Consolato Svizzero, a Milano può continuare l’opera di una casa di cura aperta a qualsiasi confessione religiosa e nazionalità, fatto veramente unico testimoniato dall’affluenza straordinaria di persone di tutti i Paesi: Libici, Indiani, Turchi, Egiziani, Iracheni, Libanesi, Siriani e molti altri, tutti indistintamente accolti e curati con amore e professionalità.

Nel frattempo, l’Asilo si arricchisce di un Ricovero dedicato agli anziani. L’idea è di Edvige Vonwiller, e ancora oggi, alla Residenza, è conservato un busto che la ritrae, opera di
Paolo Trubetzkoi.

Con il progredire del secondo dopoguerra le esigenze e la realtà cambia attorno all’Asilo Evangelico. Nel 1966 l’Asilo diventa Fondazione, e proprio quell’anno, a Malnate, gli eredi Faré, una famiglia di industriali che era stata attiva nella produzione di pavimenti, erano intenzionati a vendere la loro villa che si trovava ai piedi dell’abitato della frazione di Rovera, in una zona tranquilla dove l’espansione edilizia non era ancora arrivata a far scomparire prati e boschi.

La villa di Malnate

La decisione è presa in fretta, e nel 1967 nei documenti della Fondazione si legge: «Dopo lunghe ricerche e dopo avere scartato molte offerte, l’attenzione si è concentrata su un appezzamento di terreno in Malnate (Varese) di proprietà dei signori Faré» che, dopo un attento esame, presentava diversi vantaggi, tra cui l’essere situato in una «zona salubre, fuori dalla cortina della nebbia», raggiungibile facilmente sia da Varese che da Milano, per non parlare della frontiera svizzera, «a soli 10 km». E poi il parco, «con folta vegetazione di alberi secolari». È così che il 5 giugno 1971 la Residenza viene finalmente inaugurata, segnando il punto di svolta in una storia antica che continua a guardare al futuro.

  • Schermata 2020-11-30 alle 16.32.41
  • Schermata 2020-11-30 alle 16.32.53
  • Schermata 2020-12-10 alle 11.52.53
  • Schermata 2020-11-30 alle 16.33.03
  • Schermata 2020-11-30 alle 16.33.08

Timeline

Cool Timeline

1875
1875

Viene fondato l’Asilo Evangelico

1915
1915

Durante la Prima Guerra mondiale, metà clinica viene ceduta alla Croce Rossa Internazionale e nel luglio 1915, ben 150 letti sono messi a disposizione dei feriti provenienti dal fronte.

1942
1942

La struttura diventa “Ospedale Evengelico Territoriale”

1966
1966

L’Asilo diventa Fondazione

1971
1971

Viene inaugurata La Residenza, con la capienza di 40 stanze e un parco secolare di circa 12.000 mq

2009
2009

La nuova Presidenza imprime una differente visione per la gestione della Fondazione e della Casa di Malnate, con differenti e innovative modalità di attenzione agli ospiti e al personale

2011
2011

Inizio di un complesso piano di ristrutturazione dell’edifico di Malnate, al fine di valorizzare anche la proprietà immobiliare, che prevede annualmente interventi nelle parti interne della Casa, per un graduale ma completo rinnovamento sia delle camere sia per valorizzare le parti comuni

2014
2014

Il riammodernamento interno della struttura ha permesso di creare nuove camere e portare da 41 a 50 i posti letto disponibili